LamieraPiù 2017 positivo | Siderweb - La community dell'acciaio

2022-10-13 11:26:49 By : Ms. Renee Chan

CESENA (FC) - A fine 2016 c’erano 650mila euro di materie prime nel magazzino coperto di LamieraPiù, società cooperativa di Cesena che lavora lamiere e tubolari. Scorte che, proprio a cavallo tra lo scorso e quest’anno, hanno subito una sensibile rivalutazione per il trend al rialzo dei prezzi sul mercato italiano. Anche per questo LamieraPiù è partita in vantaggio allo scoccare del 2017: il fatturato ha registrato un aumento del 12% nel primo trimestre rispetto allo stesso periodo del 2016. Un anno che, dal punto di vista delle quotazioni, «è stato anomalo. Ora i prezzi sono sopra la media e sono convinto che ci sarà un rimbalzo. Dopo l’estate probabilmente ci sarà una leggera ripresa, che anticiperà il ritorno a valori nella norma. Certo gli aumenti ci volevano». Ne è convinto Riccardo Ceredi (nell'immagine sottostante), presidente e responsabile acquisti e vendite della società cooperativa, della quale condivide la gestione con altri due soci: Giancarlo Babbini, direttore della produzione, e Ivan Pasini, a capo della gestione.  

Opportunità dall’aumento dei prezzi 

È tutta una questione di margini. «L’incremento così repentino delle quotazioni della nostra materia prima - spiega Ceredi - ci ha reso possibile chiedere aumenti ai nostri clienti, che man mano li stanno accettando. Quando si tratta di variazioni contenute, invece, è più difficile» fare adeguamenti all’aumento dei costi della produzione.

Nonostante la volatilità dei prezzi nel 2016, e il loro basso livello nel primo semestre, lo scorso anno LamieraPiù ha visto un aumento nel proprio fatturato, arrivato a 5,5 milioni di euro. Una crescita che, seppur lieve, è continuata costante dal 2006 ad oggi. Nel 2014 l’acquisto ed il trasferimento nell’attuale sede di via Pitagora, 12mila metri quadrati di cui 5mila coperti, dove lavorano 30 addetti.

Le leve con le quali si è giocato sin dalla fondazione della società cooperativa, nel 2005, sono due: diversificazione e servizi.

LamieraPiù serve oltre 300 clienti, per la maggioranza italiani. «Stiamo iniziando in questi mesi un percorso di internazionalizzazione, guardando a Germania, Francia ed Austria in particolare - spiega Ceredi -. Puntiamo ad allargare il nostro mercato ad aree dove i margini sono più alti». Anche sul fronte dei settori utilizzatori la ratio è stata quella della diversificazione, per compensare i fisiologici squilibri nei rispettivi andamenti. «Il packaging ha conosciuto un forte incremento nel 2016. Anche quest’anno si è aperto secondo un trend positivo - spiega Ceredi -. È in calo da tempo, per contro, la domanda dal comparto movimento terra. Il settore delle macchine agricole sta invece accelerando, sulla scorta del risveglio del mercato in nord Africa. Sarà da vedere se continuerà fino alla fine dell’anno».

Non cambierà di certo, invece, la strategia sui servizi di LamieraPiù: un nutrito ufficio tecnico; trasporto e consegna gestiti senza appoggiarsi a terzi; una figura interna che gestisce l’ITC già dal 2008. «Puntando sui servizi non abbiamo risentito della crisi» sottolinea Ceredi. E l’obiettivo per il 2017 è di ulteriore crescita.

Gli obiettivi a lungo termine

«Quest’anno puntiamo ad aumentare volumi e fatturato, arrivando a 6 milioni di euro. È comunque abbastanza difficile fare previsioni, perché la nostra clientela ragiona guardando al massimo ad un mese di distanza». Certo è, secondo Ceredi, che l’ulteriore miglioramento passerà da ottimizzazione della produzione, dei flussi interni e della movimentazione del materiale.

Anche il nuovo piano industriale di LamieraPiù, che abbraccia i prossimi anni, è pronto. Per ora appare in sospeso: si sta attendendo di sapere se si potrà accedere ai contributi di un bando nell’ambito del programma quadro europeo Horizon 2020. «Con il sostegno dell’Ue prevediamo di investire 4 milioni di euro in 3 anni. Se non dovessimo rientrare nel bando, i tempi si allungherebbero ma non accantoneremmo le innovazioni già studiate» assicura Ceredi, riferendosi all’automatizzazione dell’interno magazzino, all’acquisto di un nuovo macchinario laser in fibra ottica, all’installazione di un impianto fotovoltaico per abbassare la spesa per l’energia, ad un investimento immobiliare per allargare gli spazi dell’azienda.

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